Più comunemente definito solo col termine bompresso, questo albero era anticamente posto su moltissime imbarcazioni e, al giorno d’oggi, può essere trovato anche sulle navi più moderne. Le sue funzioni comprendono, principalmente, la possibilità da parte del navigatore di far avanzare notevolmente il punto dove il fiocco incontra le mura. Ovviamente, l’utilizzo di un bompresso per gennaker implica l’uso di una vela più ampia. L’albero di bompresso affonda le proprie radici fin dai primi secoli della civiltà, quando i galeoni erano soliti solcare i mari. La sua funzione ed utilità è fondamentale nella navigazione ed è per questo che lo ritroviamo anche nelle imbarcazioni moderne. Tuttavia, la loro forma si è evoluta nel tempo e, ad oggi, per rendere migliori le prestazioni, si è optato per un bompresso dalle dimensioni più contenute capace di essere ancora più funzionale.
Di seguito vi mostreremo tutte le curiosità inerenti a questo componente fondamentale e, se per le prossime vacanze avete intenzione di affidarvi ad un noleggio catamarani e barche a vela, Spartivento Charter dispone di una flotta di barche a vela molto varia e catamarani capaci di rispondere a ogni esigenza di comfort e relax.
Storia dell’albero di bompresso: curiosità da scoprire
In passato, l’albero di bompresso era montato su una struttura orizzontale: studiato per essere quanto più possibile allineato con la barca stessa, questo componente ha avuto degli impieghi storici veramente interessanti.
Le statue sotto il bompresso, ad esempio, sono uno degli esempi più emblematici di decorazioni navali storiche. Basti pensare, infatti, che questi oggetti risalgono addirittura al Cinquecento: era solito trovare le statue sotto il bompresso soprattutto sui galeoni che, date le notevoli dimensioni, potevano ospitare senza alcun problema questi ornamenti.
Conosciute anche col nome di polene, queste statue avevano lo scopo di abbellire e rendere più suggestive le navi che solcavano i mari.
Lo svantaggio di possedere una di queste statue, tuttavia, risiedeva nella scarsa manovrabilità dell’imbarcazione. Il loro peso era piuttosto notevole: navigare al massimo delle prestazioni, quindi, diveniva difficile, se non del tutto impossibile.
Le enormi dimensioni delle statue vennero ridotte nel Settecento, ma con scarsi risultati in termini di dinamismo e agilità della nave.
Impiego moderno dell’albero di bompresso
Ai giorni nostri, il bompresso, così come lo si intendeva nel Cinquecento, è divenuto uno strumento leggermente obsoleto.
I modelli storici, come è possibile immaginare, non vengono più impiegati nella navigazione, ma contribuiscono a fare bella figura nella propria raccolta personale di decorazioni e accessori marittimi.
Tuttavia, l’uso di questo particolare albero non è del tutto sparito ed esistono nuovi modelli utilizzati per le andature di traverso, lasco, granlasco su:
- velieri di ultima generazione
- barche a vela veloci
- navi di grandi dimensioni
Il più delle volte, un albero di bompresso è accompagnato dalle relative briglie, anche definite reti di sicurezza. Se uniti al controstrallo, questi elementi possono rendere la navigazione ancora più veloce e sicura.
Il bompresso per gennaker, inoltre, viene collegato direttamente allo scafo con dei resistenti cavi per motivi di sicurezza: ne impediscono la rottura, garantendo velocità di navigazione e ottime prestazioni generali dell’imbarcazione.
Infine, il legno, materiale originariamente utilizzato per la costruzione dell’albero di bompresso, è stato sostituito ai giorni nostri con materiali più leggeri e innovativi, come l’alluminio o il carbonio, che ne aumentano di gran lunga le prestazioni.