I natanti marini, fluviali e lacustri muniti di alberi e vele non necessitano, generalmente, di ulteriori mezzi di propulsione per avanzare ed essere manovrati. Alla loro velatura necessaria per spostarsi, tuttavia, si trova talvolta accoppiata un’elica addizionale.
Se avete navigato nelle isole Eolie, oppure, vi siete affidati ad un noleggio catamarani per le isole Egadi, avrete sicuramente scorto questo elemento su molte imbarcazioni presenti.
L’elica di prua offre tutta una serie di vantaggi in determinate situazioni di navigazione e, nell’articolo che segue, ve li mostreremo tutti, uno ad uno.
Qual è l’aspetto di una elica di prua e dove si trova?
All’apparenza non è dissimile da quella di una comune elica a pale e a motore installata a poppa.
Montata nella parte anteriore (cioè la prua), quest’elica viene definita “bow thruster”, “bow propeller”, o semplicemente elica di prua esterna.
Viene collocata di solito all’interno di un cunicolo che attraversa l’imbarcazione da parte a parte nel senso della larghezza dell’imbarcazione. Questo punto, per essere più dettagliati e precisi, si trova al di sotto della cosiddetta: “opera viva“, ossia, la linea di galleggiamento.
Il più delle volte, dunque, non è direttamente visibile all’occhio.
Le principali funzioni dell’elica di prua
Questa elica, nota anche come “elica di prua esterna“, serve all’effettuazione di spostamenti in cui conti non tanto la potenza, quanto la precisione.
Questa sua utilità la distingue decisamente dell’elica di poppa delle imbarcazioni a motore.
Le differenti tipologie di elica
Le eliche si suddividono, principalmente, in due grandi classi:
- Eliche di propulsione
- Eliche di manovra
Le prime spingono avanti o trascinano indietro i battelli (invertendo opportunamente il senso di rotazione delle pale), la seconda tipologia di eliche, permette invece di compiere spostamenti laterali o circolari.
L’utilizzo d’una elica di prua trova così largo impiego, nelle moderne barche a vela, perché facilita tutte quelle manovre necessarie nelle aree portuali, come:
- posizionare con precisione il natante
- avvicinarsi a una banchina laterale
- facilitare un attracco difficoltoso
- raddrizzare una prora in controvento
Eliche di manovra: alcuni potenziali lati negativi
Parlando di elica di prua esterna, abbiamo visto quali siano i vantaggi di disporne una sulla propria imbarcazione.
Tuttavia, conoscerne anche i contro è essenziale per valutare con attenzione se inserirla o meno. Un aspetto importante da considerare e valutare con estrema precisione è, ad esempio, la massa aggiuntiva.
Quanto peso aggiunge all’imbarcazione un’elica di prua
Ogni elemento montato su di un’imbarcazione, oltre alla dotazione standard, finisce con l’aggiungere massa, dunque, un peso ulteriore ad essa.
Poiché le dimensioni di un’elica da posizionare a prua variano in funzione della mole della barca, questo aggravio potrà variare da poche decine di chili fino a circa un centinaio.
Senza contare gli elementi accessori indispensabili al suo impiego e funzionamento come, ad esempio:
- il motore azionato elettricamente
- le batterie
- i perni di ancoraggio
- la zavorra eventualmente necessaria a riequilibrare la distribuzione dei pesi a bordo
Aggiungendo massa, ovviamente, le prestazioni di una barca vengono “limitate”, ed è per questo che bisogna sempre ponderare con estrema attenzione il rapporto tra costi e benefici nell’installazione di un’elica addizionale a prua della propria imbarcazione.