Condurre una barca a vela non è molto diverso dal guidare un’auto. Cambiano i mezzi e la “viabilità” ma si deve comunque sottostare a delle regole ben precise per evitare rischi e spiacevoli incidenti. Il diritto di rotta in mare rappresenta l’insieme di tutte quelle regole e norme che devono essere seguite e rispettate quando si conduce una barca come, ad esempio, le cosiddette “precedenze” che le imbarcazioni devono rispettare in mare. Questo diritto di rotta in mare è regolamentato da accordi internazionali.In particolare, si fa riferimento al COLREG 72, ovvero, il regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare: stilato nel 1972 da l’International Maritime Organization è entrato in vigore nel 1977. Il COLREG prevede che ogni autorità nazionale applichi delle regole proprie alla navigazione che si svolge all’interno delle acque del proprio Paese, ma esige che tali regole siano “il più simili possibile” a quelle del COLREG. Scopriamo secondo quali modalità si deve condurre la propria imbarcazione e dare le giuste precedenze in mare.
Le regole di navigazione che stabiliscono le precedenze in mare
Innanzitutto, è stata stabilita una regola generale che disciplina le precedenze in mare. Secondo questa regola, hanno sempre la precedenza, tutte le imbarcazioni che, a prescindere dal tipo di propulsione cui dispongono (a vela, a remi, a motore), sono:
- in impossibilità di manovra
- con manovrabilità limitata
La manovrabilità limitata può verificarsi nei casi in cui, ad esempio, nell’imbarcazione sono in corso operazioni con subacquei, oppure, si stanno trainando altri natanti.
Quando un imbarcazione deve “dare acqua” e dar precedenza
Le imbarcazioni a propulsione meccanica devono inoltre “dare acqua”, ovvero, lasciar spazio a:
- imbarcazioni naviganti a vela, a meno che queste non stiano sopraggiungendo da poppa con un’inclinazione superiore ai 22,5 gradi rispetto al traverso dell’imbarcazione raggiunta. In questo caso il sopraggiungente dovrà dare acqua al raggiunto
- imbarcazioni intente a pescare
Quando si noleggia una barca a vela, invece, la regola è quella di dare acqua solo alle imbarcazioni intente alla pesca. Quest’ultime devono però, a loro volta, dare acqua alle imbarcazioni impossibilitate a manovrare o limitate nella loro manovrabilità.Seguire queste regole è di fondamentale importanza: permette di evitare la collisione tra due imbarcazioni. Una situazione di collisione può infatti facilmente avvenire se non vengono seguite queste regole. I motivi possono essere vari e diversi come, ad esempio, trovarsi su rotte opposte o incrociate, oppure, su di una rotta raggiungente.Secondo il COLREG sono inoltre previste delle situazioni eccezionali relative a quelle che vengono chiamate “navi privilegiate”. Scopriamo qualche dettaglio in più.
Le regole di navigazione delle cosiddette “navi privilegiate”
Innanzitutto, è bene identificare quali siano le navi che vengono classificate come “privilegiate”. Sono denominate tali, infatti, tutte quelle imbarcazioni che per struttura, missione, operazione, scopo o situazione godono di particolari diritti di rotta.Possono essere di 5 tipologie differenti e, in base al diritto di rotta, possono essere elencati così:
- Chenon Governa
- Nave con manovrabilità limitata
- Nave condizionata dalla propria immersione
- Peschereccio
- Barca a vela (che naviga esclusivamente con la vela)
Ogni imbarcazione generica deve lasciare libera la rotta a tutte le navi privilegiate. Nel caso di possibile collisione tra due navi privilegiate, ha la precedenza sempre quella di classificazione più alta.Dove non è prevista alcuna particolare situazione, vale la regola generale: dà precedenza la barca con minor difficoltà di manovra.